eMail Sign inSign in
Menu
logo

Il 15 Marzo 44 a.C.: La Morte di Giulio Cesare e le Sue Ripercussioni

Il 15 marzo 44 a.C. è una data storica di grande importanza: segna la morte di Giulio Cesare, un evento che ha cambiato il corso della Storia di Roma e dell'intero mondo occidentale. Nonostante i molti dibattiti, esiste un largo consenso sul fatto che l'assassinio di Cesare, e le conseguenze politiche che ne derivarono, abbiano segnato la fine della Repubblica Romana e l'inizio dell'Impero Romano^[1^].

La tragica fine di Giulio Cesare, come descritta da storici come Plutarco e Svetonio, è avvolta da un'aura di epicità e fatalismo, che rafforza l'importanza dell'evento^[2^]. Cesare venne assassinato durante una riunione del Senato, pugnalato 23 volte dai congiurati, guidati da Bruto, Cassio e i loro alleati. L'omicidio rappresentava un tentativo di restaurare la Repubblica, ma paradossalmente accelerò il suo declino.

Il primo punto di svolta fu l’eredità di Giulio Cesare. L’adozione postuma di Ottaviano, futuro Imperatore Augusto, riorientò il potere romano sulla figura dell'Imperatore, fondendo le funzioni politiche, militari e religiose in un unico individuo^[3^]. Questa transizione da Repubblica a principato fu una risposta diretta all'assassinio di Cesare.

Inoltre, la morte di Cesare, tramutatasi nella coscienza comune in un atto di tirannicidio, segnò uno spartiacque tra i Romani. La reazione popolare all'assassinio di Cesare, così come la manipolazione emotiva da parte di Marco Antonio durante il suo famoso discorso funebre, fuori dal Teatro di Pompeo (come riferisce Shakespeare nella sua tragedia "Giulio Cesare"), innalzarono Cesare a simbolo della lotta tra popolo e nobiltà^[4^].

Dunque, la morte di Giulio Cesare il 15 marzo 44 a.C. non fu solamente la perdita di uno dei più grandi uomini di stato nella storia dell'umanità, ma fu il catalizzatore che reindirizzò la storia dell'intero mondo classico. Le sue ripercussioni si riflettono nella nascita dell'Impero Romano, nell'evoluzione sociale e politica della cultura occidentale e nella letteratura, attestando l'importanza dell'evento.

Il suo assassinio, che mirava a preservare la Repubblica, paradossalmente ne accelerò la caduta e la trasformazione in impero. La morte di Cesare rappresenta quindi un tassello fondamentale della storia di Roma e del mondo intero.

Riferimenti

  1. Syme, R. (1939), "The Roman Revolution" Oxford: Clarendon Press
  2. Plutarco, "Vita di Cesare" | Svetonio, "La vita dei Cesari, Divus Iulius"
  3. Tacito, "Annales"
  4. Shakespeare, W. (1599), "The Tragedy of Julius Caesar"

Galad 'r Noz

Antropologo, fondatore dell’associazione culturale Bibrax, ex presidente della prima confederazione delle associazioni celtiche italiane, articolista, consulente storico, è un profondo conoscitore della realtà culturale celtica in Italia e all'estero.

Altri articoli dello stesso autore