I filid o Scelaige: custodi della memoria Gli Scelaige, o Fili, erano i cantastorie dell'antica Irlanda.
Diventare un Scelaige non era un percorso facile. Richiedeva anni di studio intenso, durante i quali i giovani apprendisti venivano istruiti nelle arti della poesia, della storia, della genealogia e delle scienze naturali. La memoria era fondamentale, poiché dovevano memorizzare quantità enormi di testi e poesie.
Essi svolgevano il ruolo di "memoria" sociale di fatti, eventi, luoghi e persone. Memorizzavano e trasmettevano oralmente poemi epici, saghe, genealogie e conoscenze astronomiche e geografiche. Per questa loro memoria prodigiosa erano considerati esperti in diritto, storia e genealogia, e spesso agivano come consiglieri dei re e dei nobili.
Non solo, oltre alla loro funzione di cantastorie, gli Scelaige erano spesso associati a pratiche divinatorie e magiche. Si credeva che avessero il potere di predire il futuro e di influenzare gli eventi.
Le loro straordinarie capacità erano il risultato di un duro apprendistato che durava anni e che era conosciuto come Filidecht, un'arte complessa e sofisticata. Gli Scelaige utilizzavano un linguaggio poetico altamente formale e allusivo, ricco di metafore e simboli. Le loro performance erano spesso accompagnate da strumenti musicali, come l'arpa.
I poemi degli Scelaige spaziavano da temi storici e mitologici a quelli più personali e intimi. Tra i temi più ricorrenti troviamo:
Con la cristianizzazione dell'Irlanda e l'avvento della scrittura, il ruolo degli Scelaige iniziò a declinare. La Chiesa, infatti, vedeva nella loro arte pagana una minaccia alla diffusione del cristianesimo. Nonostante ciò, l'influenza degli Scelaige sulla cultura irlandese è stata profonda e duratura. Molti dei miti e delle leggende irlandesi che conosciamo oggi hanno le loro origini nell'opera di questi antichi cantastorie.